Per quanto i movimenti dell’ottava corrente siano stati veloci la situazione non è cambiata tantissimo sul medio periodo; l’incertezza legata all’Euro/Dollaro che ora pende dalla parte ribassista anche se di poco si conferma nel falso recupero di Mercoled’ scorso e nel successivo crollo che ha portato al bottom di ieri intorno a 1.3400. Sopra a 1.3550la situazione potrebbe invertire nel breve per un ritorno nel range compreso tra le medie mobili orarie a 100 e 200 ore.
La SuperTrend sul template del grafico a 4 ore resta ribassista e non invertirà prima di Martedì prossimo anche se le aspettative più ottimistiche prenderanno forma sul grafico; si resta dunque ribassisti di breve fino a quel giorno salvo la comparsa di pattern particolari.
Il LaGuerre sempre sul 4 ore allontana l’idea di uno short overnight; per quanto la direzione sia potenzialmente quella del ribasso il pericolo di un immediato rimbalzo per equilibrare le forze di medio resta alto. Tanto più per il fatto che su Usd/Jpy lo short invece sembra proprio trovare conferme in questi minuti dopo l’allontanamento dalle medie mobili in direzione di quota 76 nonostante gli indicatori di forza siano in contrasto.
Ancora da lasciar perdere invece Eur/Chf; il rialzo innescato Martedì ha prodotto risultati nel breve periodo ma nella situazione attuale è praticamente impossibile delineare un quadro di medio periodo definendo la tendenza del momento. Nessuno si è ancora esposto negli acquisti (e vendite) quindi tocca aspettare gli sviluppi futuri per intervenire nel breve.
Eur/Jpy allarga gli swing chart e completa un doppio minimo con break-away point a 103.35; oltre a questo livello statico si confermerà il target dei 104.05 anche se non vedremo un ritorno verso la media mobile esponenziale a 200 ore. Per l’inversione di medio servire un pattern di ampio range temporale che non si può sviluppare in pochi giorni e neanche un recupero generoso in termini di punti non cambierebbe le attuali aspettative negative.
