A breve distanza dai colloqui tra il Ministro dell’Economia Tremonti e diversi partner cinesi, a margine dei quali è emersa la volontà – da parte del governo italiano – di poter disporre del supporto asiatico per superare la crisi (attraverso acquisto di titoli di debito nazionali e investimenti strategici nelle principali società italiane), proprio dalla Cina il premier Wen Jiabao ha ritenuto opportuno lanciare l’avvertimento sui pericoli mondiali.
Il premier cinese ha infatti parlato del ruolo della Cina nel supporto alle nazioni europee indebitate, dichiarando tuttavia che il compito dei Paesi industrializzati e sviluppati dovrebbe essere quello di ridurre il proprio deficit e creare nuovi posti di lavoro. In altri termini, l’Europa non dovrebbe contare (solo) sulla Cina per poter superare la propria fase di crisi, quanto adottare delle serie riforme strutturali che le consentano di camminare con le proprie gambe.
Una dichiarazione abbastanza esplicita, affermata attraverso espressioni altrettanto chiare: “Le nazioni devono prima di tutto mettere ordine nelle proprie case” – ha dichiarato Wen al recente World Economic Forum tenutosi a Dalian. “I Paesi sviluppati devono assumere politiche monetarie e fiscali responsabili. Questo è l’elemento più importante per prevenire il peggioramento della crisi del debito europeo”.
A margine delle dichiarazioni di Wen, le Borse hanno subito dato un segnale di risveglio, almeno in Asia. I titoli cinesi (e non solo) hanno infatti colto la soddisfazione delle prossime mosse del governo cinese, che aiuterà l’euroregione a stabilizzarsi, soprattutto dopo la richiesta esplicita di aiuto da parte dell’Italia, che vorrebbe evitare di seguire la Grecia nella strada del declino.
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