Secondo quanto ha affermato la società di consulenza Record Plc, azienda londinese che gestisce oltre 31,4 miliardi di dollari di asset, la corona ceca potrebbe essere una delle principali valute rifugio nell’ipotesi in cui la crisi economico finanziaria europea dovesse peggiorare, e nel caso in cui governo e autorità monetarie svizzere diano seguito a interventi più radicali per poter stabilizzare il corso del franco.
Insomma, in altri termini, all’interno del vecchio Continente, almeno stando a quanto affermato dalla stessa Record, la corona ceca potrebbe per certi versi sostituire le funzioni tradizionalmente svolte dal franco svizzero. Un’esagerazione? Non proprio, poiché visto come vanno le cose, è probabile che la domanda per valute rifugio europee possa cercare una adeguata diversificazione, in favore proprio di “insospettabili” monete.
Durante il 2011 la corona ceca si è apprezzata per circa 2,5 punti percentuali nei confronti dell’euro, e le principali variabili sull’economia nazionale ceca sembrano essere discretamente confortanti. Moody’s ha confermato per il Paese il rating A1, dichiarando che le finanze nazionali sono piuttosto forti, e consentiranno alla nazione di porsi al riparo della crisi. Incerte sono invece le manovre sui tassi di interesse della relativa Banca Centrale.
Sicuramente altri sono i numeri che interessano invece il franco svizzero, che dai minimi annui del mese di aprile ha già recuperato 23 punti percentuali contro l’euro, in concomitanza con i timori di allargamento della crisi, dalla Grecia all’Italia e alla Spagna. Franco svizzero in odor di dollaro anche contro il dollaro statunitense, con massimi toccati nei momenti successivi al downgrade del rating USA da parte di Standard & Poor’s.
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