Rating USA, downgrade anche con accordo sul debito?

Gli Stati Uniti potrebbero andare incontro a un downgrade anche nell’ipotesi in cui si riesca a giungere a un accordo sul proprio debito. Ne sono convinte alcune tra le più importanti banche d’affari, società di gestione e operatori finanziari (BlackRock Inc., Templeton Investments, Loomis Sayles &Co., Pacific Investment Management & Co., Western Asset Management), secondo cui il rating AAA avrebbe i giorni contati.

Gli States stanno infatti cercando un’intesa di ampie vedute in merito alla possibilità di innalzare il limite di indebitamento, riuscendo, nel contempo, nella riduzione della spesa e nel riequilibrio della pressione fiscale al fine di superare il difficile momento economico. Un accordo che dovrà poi essere formalizzato entro la data del 2 agosto, permettendo in tal modo al Tesoro di mantenere saldi i propri impegni finanziari.

Tuttavia la situazione americana non sembra potersi risolvere così facilmente mediante una mera intesa in merito all’innalzamento dell’asticella delle esposizioni passive. E così la stessa Standard & Poor’s, che mantiene il rating AAA sugli USA fin dal lontano 1941, ha affermato che attualmente esiste un 50% di probabilità che il rating del Paese nordamericano possa essere ridotto entro i prossimi tre mesi.

Nello scenario più negativo, il rating sarà tagliato già durante il mese di agosto: tale ipotesi si verrà a creare nel caso in cui non venga intrapreso nessun accordo, o nell’alternativa in cui l’intesa assunta in suolo americano sia ritenuta insoddisfacente e comunque non credibile dai mercati finanziari. Due opzioni che i vertici dell’economia americana vorrebbero evitare, poiché metterebbe in seria crisi lo stato di salute del dollaro.

Vi ricordiamo infine che tutti i pareri che compaiono su queste pagine sono opinioni dei singoli autori, e non possono essere ritenuti degli inviti o delle sollecitazioni o delle consulenze ad investire sui mercati valutari secondo gli orientamenti evidenziati.