La moneta unica è molto tonica sui mercati valutari anche quest’oggi sia contro il dollaro, il cui con cambio è ormai stabilmente sopra a 1,45, con un recupero nelle ultime due settimane di quasi il 20%, sia contro lo yen, che però è debole anche contro la moneta statunitense. Il cambio dollaro- yen infatti si avvicina ormai agli 89 yen, allontanandosi quindi dai record storici toccati nelle ultime sedute. Rimane molto forte il franco svizzero, che sta evidentemente rivalutandosi, perchè vista ancora da molti operatori come moneta rifugio, dopo aver sofferto moltissimo a causa della crisi finanziaria dei suoi principali istituti bancari.
Rimane invece debole la sterlina, che segna un record negativo contro l’euro sopra i 95 pence.
Ormai la parità fra le due monete, che fino a qualche mese fa sarebbe stata vista come una vera e propria onta dalle autorita britanniche, sembra sempre più vicina. Sul fronte dei bond invece si registra invece un piccolo rally dei Treasuries a più lunga scadenza all’indomani del sostanziale azzeramento dei tassi di riferimento da parte della Federal Reserve. Il tasso del T-bond trentennale ha toccato un minimo record per chiudere a 2,67% mentre quello del decennale è sceso fino a 2,08%, al livello più basso dal 1950. Sempre debole infine il petrolio, il future al Nymex continua infatti ad osscillare intorno ai 40 dollari, vicino ai minimi dal 2004.