La Francia sottera l’ascia di guerra e si rimette alle regole della Banca centrale europea evitando di imporre l’abbandono del board da parte di Lorenzo Bini Smaghi per fare spazio alla presidenza di Mario Draghi, il candidato unico e accreditato alla successione di Jean-Claude Trichet. Nonostante, la richiesta di dimissioni del governo italiano a Bini Smaghi e l’indicazione di Francia e Germania di rispettare la prassi non scritta che invita a non avere contemporaneamente due membri dell’esecutivo Bce della stessa nazionalità, oggi il ministro del Bilancio e portavoce del governo Francois Baroin ha messo da parte le divergenze (in un momento difficile per l’euro): “La Francia sostiene Draghi alla Bce – ha affermato Baroin – e non ci sono corollari (complément d’adjectif) sul sostegno che la Francia apporta a Mario Draghi”.