La rupia indonesiana è stata la moneta che si è più apprezzata nell’ultimo anno (più 3,9 per cento). La banca centrale nazionale nel mese di febbraio ha alzato i tassi d’interesse per la prima volta in due anni (6,75 per cento), ma domani deciderà di non farlo ulteriormente, almeno secondo 18 economisti interpellati dall’agenzia stampa Bloomberg. “La banca centrale preferisce la strategia del ‘guarda e aspetta’ anche se ci sono rischi di un aumento dell’inflazione all’orizzonte”, commenta Vishnu Varathan, analista di Capital Economics a Singapore. “L’apprezzamento della rupia ha aiutato a ridurre l’inflazione importata, ma è ancora presente una pressione sui prezzi domestici che dev’essere domata. Dovranno alzare i tassi prima che poi perché applicare una stretta solo tramite il tasso di cambio non può essere abbastanza”. L’indice dei prezzi al consumo nella maggiore economia del sudest asiatico ha toccato appunto il 6,65 per cento in marzo, meno rispetto all’incremento di febbraio (6,84 per cento). Nonostante questo la rupia indonesiana non è fuori dalle secche. Intanto l’agenzia di rating Standard&Poors ha provveduto comunque ad alzare il giudizio sul debito sovrano del paese ai massimi livelli dalla crisi finanziaria del 1998, che ha atterrito l’economia dell’intera area asiatica.
[…] Inflazione, Indonesia: una pausa nella bolla, pubblicato su FareForex il 10/04/2011 […]
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