Il Parlamento Europeo, il Consiglio Europeo e la Commissione Europea hanno trovato un accordo per fissare un tetto alla retribuzione variabile dei manager degli istituti di credito. Stando a quanto affermato dalle parti, il tetto sarà pari allo stipendio fisso o, con maggioranza qualificata, potrà essere elevata a due volte. La norma è inclusa all’interno di un pacchetto di regole finanziarie, ad inclusione ulteriore dei nuovi requisiti di capitale per le banche.
“Questa riforma” – ha affermato il ministro delle Finanze irlandese Michael Noonan – “garantirà che in futuro le banche avranno un capitale sufficiente, sia in termini di qualità che quantità, per resistere a shock. In questo modo i contribuenti in tutta l’Europa saranno protetti” (vedi anche UE fiduciosa sul deficit italiano).
Il tetto ai bonus – ricordava l’edizione online del quotidiano La Repubblica – “fa parte del pacchetto di riforme finanziarie in discussione e noto come Basilea III, che diventano così parte della legislazione Ue. L’accordo raggiunto nella notte – dopo una sessione di negoziati di otto ore – garantisce che il pacchetto possa entrare in vigore l’anno prossimo. Il provvedimento limita i bonus dei dirigenti bancari a un massimo di uno stipendio annuale. Dietro approvazione della maggioranza degli azionisti, quindi qualificata con i due terzi dei voti o con il 75% se in assemblea è presente meno della metà del capitale, il bonus potrà essere aumentato fino al doppio dello stipendio. Attualmente la legge non prevede alcun limite ai salari dei dirigenti e dei trader”.
Soddisfatto anche il capo negoziatore del Parlamento europeo, Othmar Karas, che ha ricordato come “per la prima volta nella storia della normativa del mercato finanziario dell’Ue porremo un limite ai bonus dei banchieri. In sostanza dal 2014 le banche europee dovranno mettere da parte più soldi per rimanere stabili e si concentreranno sul loro core business, vale a dire finanziare l’economia reale, le piccole e medie imprese e posti di lavoro” (vedi anche Bce acquista bond italiani).