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SudCorea, cosa succede dopo taglio tassi

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 A metà febbraio la Banca Centrale della Corea del Sud ha tagliato i tassi di interesse per le operazioni di rifinanziamento: una riduzione importante, pari a 50 punti base, che ha portato il livello dei tassi di riferimento a quota 2% e che, unito ai precedenti interventi dell’istituzione monetaria del Paese asiatico, porta al 3,25% la riduzione complessiva da ottobre 2008 ad oggi.

Ma, ci domandiamo, basteranno questi nuovi tagli per migliorare la situazione economica locale e rilanciare la competitività? E soprattutto, vi saranno altri interventi similari?

L’ultimo intervento della Bank of Korea, da solo, può far ben poco per contrastare gli effetti negativi della crisi finanziaria internazionale. E’ proprio per questo motivo che in precedenza era stato lanciato un fondo per la ricapitalizzazione degli istituti bancari dal valore di 15 miliardi di dollari, da utilizzare per evitare pericolose strette creditizie.

Nonostante questo, le maglie del credito sudcoreano paiono ancora poco generose, e il pericolo è che questo possa accrescere ulteriormente, nelle prossime settimane, il rischio di un forte freno alla crescita economica.

Per il Ministro delle Finanze, intanto, il Pil del 2009 si contrarrà del 2%, anche se il FMI stima una riduzione di quasi il doppio, mentre le esportazioni precipitano del 33% e la produzione industriale scende del 9,6%…

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