Home Bce Greenspan contro l’Euro: si sta’ spezzando?

Greenspan contro l’Euro: si sta’ spezzando?

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 L’ex presidente della Fed, l’uomo a cui molti attribuiscono la colpa della recessione del 2008 per via delle sue politiche monetarie discutibili, si accanisce contro l’area Euro all’Innovation Forum di Washington rispondendo alle domande sulla possibile nuova recessione degli Stati Uniti (ma non solo).

Colpa quindi dell’Euro se la situazione finanziaria mondiale è di nuovo sul filo del rasoio, anche se sono state le agenzie di rating a soffiare sul fuoco tagliando (con un ritardo di qualche anno) il rating del debito USA. Colpa dell’Euro se gli Stati Uniti sono a rischio di recessione, secondo Greenspan che tenta in tutti i modi di far passare gli USA come vittime degli effetti piuttosto che promotori delle cause e colpevoli dei ribassi azionari degli ultimi tempi.

Nonostante l’apprezzamento dell’Euro nei confronti del Dollaro sia ancora decisamente alto (attualmente oscilla intorno a 1.4420, schivando le dichiarazioni di Greenspan), il quadro generale preoccupa l’Europa a causa dei continui attacchi che subisce, di cui questo è solo l’ultimo di una lunga serie.

Parole negative oltreoceano sono arrivate a noi su Grecia, Portogallo e sull’Italia pochi giorni fa’ (con la “minaccia” di Moody’s di tagliare il rating del Bel Paese per “debole sviluppo e deficit”) movimentando i Mercati ed affossando i listini azionari oltremodo. Questi eventi non fanno che alimentare il nostro pensiero secondo cui la finanza Mondiale è nelle mani di poche persone con troppo potere, piuttosto che al reale riscontro documentato dai cari vecchi bilanci aziendali, che ormai passano in secondo piano sotto le dichiarazioni e le minacce di chi si è conquistato il potere spostando le cause della crisi da dove effettivamente erano radicate, complice un mercato globale che non premia più le singole realtà aziendali ma costringe tutti ad andare in una sola direzione.

L’attacco degli USA nei confronti dell’Eurozona è quindi sempre più evidente, ma chi ha presente il quadro finanziario degli ultimi anni sa’ benissimo che il problema è nato negli Stati Uniti ed è ancora lì che bisogna agire per sanare i Mercati.

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