E’ sulle pagine di ogni giornale economico da diversi giorni, quando il governo polacco è dovuto intervenire affinchè la svalutazione subita dalla moneta potesse essere fronteggiata in maniera immediata.
Parliamo dello Zloty polacco, valuta ufficiale della nazione dell’est Europa: il significato letterale del termine è “aureo”.
La valuta, nei primi anni ’90 causa svalutazione, ha subito un ritocco decimale e i vecchi 10000 zloty sono diventati 1 zotly: la nuova moneta è stata introdotta il 1º gennaio 1995 mentre l’ufficialità nazionale della moneta risale ad una legge finanziaria del 1950.
In realtà, il vestito polacco risale al contesto medievale quando, secoli XIV e XV, il nome venne utilizzato per appellare tutte le monete d’oro straniere che venivano usate in Polonia.
Lo złoty non era l’unica moneta in uso e il nome fu utilizzato per la moneta da 30 groszy chiamata oro polacco, in opposizione all’oro rosso.
A seguito della riforma monetaria del Re Stanisław August Poniatowski, lo złoty divenne la valuta ufficiale della Polonia. Altra data importante per la storia della moneta polacca è quella del 1950: nella circostanza fu introdotto un nuovo złoty che rimpiazzò tutte le precedenti valute al cambio di 100 vecchi złoty per uno nuovo.
Le nuove banconote erano datate 1948 e le monete 1949, quest’ultime coniate nei tagli da 1, 2, 5, 10, 20 e 50 groszy e 1 złoty mentre le banconote furono messe in circolazione nei tagli da 2, 5, 10, 20, 50, 100, 500 e 1.000 złotych. Le banconote da 200 e 2.000 złotych furono aggiunte negli anni ’70, i 5.000 złotych nel 1982. Con la forte inflazione degli anni ’80 si determinò l’emissione di banconote da 10.000, 20.000, 50.000, 100.000, 200.000, 500.000, 1.000.000 e 2.000.000 di złoty.
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